19.06.2015
Rientro a casa…non abbiate paura!
Rientro a casa…non abbiate paura!
Nella mia esperienza di anni in una clinica ho avuto modo di seguire le mamme nei primi giorni dopo il parto ma arrivava poi il momento del rientro… consegnavamo quindi il libretto con le istruzioni per l’uso e da lì non sapevo più nulla, se tutto procedeva per il meglio, se la mamma aveva dei dubbi o difficoltà iniziali.
Quando ho iniziato questa mia attività in proprio ho potuto finalmente osservare le dinamiche del rientro a casa e mi sono resa conto di quanto sia importante un valido aiuto estraneo alla famiglia che possa dare un po’ di risposte e attenuare le incertezze, insegnare quelle cose che aiutano a creare una routine giornaliera che non tutte le mamme riescono da subito ad applicare.
Un po’ per tutti accade che nel rientro a casa le prime difficoltà sono legate principalmente al sonno e all’allattamento. I nostri piccoli fino a poco tempo prima se ne stavano comodamente nel pancione della mamma senza sentire tutti i rumori del mondo e con la nascita devono imparare ad abituarsi a stare fuori dalla pancia della loro mamma..
Bisogna imparare a conoscersi l’un l’altra, capire i tempi del proprio bimbo e quindi della stessa mamma. Ogni mamma è diversa così come ogni bimbo lo è, infatti solitamente quando seguo il rientro a casa non emetto giudizi sulla gestione del proprio figlio ma cerco di capire insieme ai genitori come vogliono far crescere il loro bimbo, io sono lì per fornire il supporto e le risposte alle piccole paure normalissime dei neo genitori. Questo principio dovrebbero applicarlo tutti. Invece molto spesso accade che i parenti intorno a noi fanno a gara a darci consigli su come fare e a volte ci confondono solo di più le idee.
Consiglio sempre alcune buone letture non perché diventino un manuale ma solo per raccogliere un po’ di informazioni utili ad orientarsi meglio, come ad esempio “Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg, più che il contenuto in sè per sè mi piace molto il titolo, è importante infatti capire cosa vuol dire il pianto del proprio piccolo ed entrare in sintonia con lui.
Quando mi trovo di fronte una mamma fragile, stanca ed arrabbiata con se stessa consiglio invece la lettura “La rabbia delle mamme” di Marcoli Alba, un libro che trovo molto carino perché racconta l’esperienza di quando le mamme sono state bambine e che inconsciamente si sono portate dietro alcuni ricordi importanti.
Le mamme italiane a volte sono “mamme troppo mamme” (lo dico con un sorriso naturalmente e d’altronde lo sono anche io con le mie figlie ) ed un bel libro a riguardo è “Maman giorno per giorno, 100 consigli dalle mamme francesi per il tuo bebè”, di Pamela Druckerman. Qui scopriamo un po’ di differenze con la mamma italiane e credo che a volte un po’ di sano confronto con altre abitudini possa essere d’aiuto.
I primi giorni del rientro a casa sono fondamentali, studiate i vostri piccoli, osservateli e scoprite di cosa hanno bisogno, create con loro un linguaggio tutto vostro, ascoltate la vostra voce interiore, solo voi sapete davvero come rendere felice la vostra creatura
Clelia
2 Commenti
Lascia un commento